Per vivere il Medioevo e capirlo a fondo, bisogna andare a cercarlo… e noi lo abbiamo trovato in Valle d’Aosta.
CASTELLO DI FENIS
Noi ragazzi di prima siamo partiti carichi di entusiasmo alla scoperta di una gemma incastonata tra le montagne: il castello di Fenis che fu una fortezza e residenza dell’antica e nobile famiglia degli Challant durante il XIV secolo.
Appena arrivati, siamo stati accolti dalla guida che chi ha accompagnato alla nostra meta.
Ammirando la bellezza della pietra grigia delle mura di cinta e dei torrioni che si stagliano contro il cielo limpido della Valle, abbiamo provato un grande sensazione di mistero: chissà come si viveva e chissà cosa avranno mai da raccontarci dopo tanti secoli quelle mura così alte ormai silenziose e ricche di segreti.
Una volta varcata la soglia del portone d’ingresso, abbiamo oltrepassato la linea del tempo e ci siamo trovati catapultati in un passato che aspettava proprio noi per raccontarsi.
Abbiamo visitato le cucine e le camere da letto degli antichi abitanti del castello. Abbiamo scoperto tante cose nuove grazie alle spiegazioni della nostra espertissima guida, ma quello che più ci ha colpito è stato scoprire che anche nel Medioevo il valore dell’amicizia era fondamentale e che…esistevano i fumetti! Infatti, all’ingresso del castello un affresco ritrae un uomo che pronuncia una frase in antico francese: “E’ meglio avere un amico che quattro soldi in tasca!”.
CASTELLO DI ISSOGNE
Dopo la visita, abbiamo potuto goderci una lunga ricreazione giocando nel prato ai piedi del castello e abbiamo avuto così l’occasione conoscerci meglio… ma la nostra visita non era ancora finita! Prossima meta castello di Issogne!
Entrati nel fantastico giardino profumato di rose, ecco un’altra meravigliosa sorpresa: una residenza signorile che, nonostante il passare del tempo, pullula ancora di vita. Immortalati negli splendidi affreschi situazioni di vita quotidiana, persone intente a compiere antiche arti e mestieri. Abbiamo ammirato arredi originali dell’epoca rinascimentale e gli ambienti tipici della vita quotidiana, come la stanza da letto della contessina Filiberta fuggita con il suo vero amore per scappare da un matrimonio forzato.
Dopo qualche infortunio e una breve sosta per portare a casa qualche ricordino, siamo partiti contenti di aver vissuto un’esperienza ricca di fascino e di aver condiviso dei bei momenti con i nostri compagni.
I ragazzi di Prima