di seguito riportiamo un articolo arrivatoci dagli insegnanti che hanno accompagnato le classi IV e V della scuola primaria durante l’uscita didattica a Roma dal 24 al 26 Maggio 2016
LA COSA PIÙ BELLA? VOI!
Le gite sono sempre una bella occasione di conoscenza reciproca fra docenti e allievi e, molto spesso, sono l’occasione per imparare a conoscere le persone per quello che realmente sono.
Così è stato anche per la gita a Roma di fine maggio insieme alle classi quarte e quinte.
Al di là delle seppur importanti mete culturali, sono del parere che la cosa più bella che i bambini hanno imparato a conoscere è stata l’amicizia; le prime “cose” più belle che hanno imparato a conoscere sono stati proprio loro stessi.
Il percorso che abbiamo seguito è stato molto intenso e ricco di suggestivi posti romani, per nominarne solo alcuni, potrei ricordare il Colosseo, i Fori romani, l’Altare della Patria con il caratteristico cambio della guardia, il panorama della città romana ammirato dalle terrazze dell’Altare della Patria, il Cupolone che si innalzava maestoso fra gli edifici di Roma, poi ancora l’Ara Coelis, il Quirinale, Castel Sant’Angelo, la “prova” della Bocca della Verità, i parchi sconfinati di Villa Borghese, la fontana di Trevi, Piazza del Popolo e molto altro ancora.Tuttavia il momento più sentito dai bambini è stato sicuramente quello dell’udienza papale del mercoledì, all’aperto sul sagrato della basilica di San Pietro. Come ha sottolineato suor Luisella essere così vicino al Papa e occupare posti che nessuna prenotazione potrebbe riservare, è stato certamente un dono che, inaspettato, ci è stato fatto dal Signore che ha voluto i più piccoli accanto al suo Vicario. Sotto il sole romano, abbiamo ascoltato la catechesi del Papa sull’importanza della preghiera costante e fatta con fede, i bambini si sono comportati molto bene e hanno vissuto la mattinata con serietà e in atteggiamento di ascolto.
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita di alcune fra le più belle chiese romane: quella dedicata a san Filippo Neri (dove i bambini, guidati nella riflessione da suor Luisella, hanno attraversato un dopo l’altro la porta santa) e la chiesa dei Francesi.
I giorni sono volati fra meravigliosi posti da visitare e l’allegria dei bambini. Le serate sono state animati da noi docenti fra canti, balli e giochi e, grazie alla presenza di suor Luisella, tutta la gita ha avuto un qualcosa in più.
Ora, a distanza di una settimana, ripensare a ciò che rimane nel cuore è facile.
Recuperate le ore di sonno e vinta la stanchezza di tre giorni intensi, ciò che rimane è il ricordo di una gita vissuta all’insegna dell’allegria e della condivisione di momenti speciali sia dal punto di vista culturale e storico sia dal punto di vista spirituale ed educativo.
Gli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi.
