Dicembre, mese intenso e impegnativo che conduce alla chiusura del primo periodo valutativo e dunque alla prima parte dell’anno scolastico, vede contemporaneamente l’avvio di alcune attività che caratterizzeranno poi il pentamestre.
Dunque, mentre le classi terze hanno concluso Start Up – Tra sogni e realtà, il percorso di educazione all’affettività condotto dagli specialisti del Centro per la Famiglia di Sesto San Giovanni, gli studenti delle seconde hanno avviato il laboratorio teatrale, che porterà, a primavera, alla messa in scena dello spettacolo: un lavoro corale a classi aperte, che valorizza il gruppo e intende rafforzare la collaborazione e l’apertura verso l’altro in vista di un obiettivo comune.
Sempre le classi seconde hanno trascorso una mattinata davvero emozionante allo Zero-Gravity Milano, struttura polivalente specializzata in tutti gli ambiti dello sport freestyle e dei salti: qui i ragazzi hanno sperimentato attività finalizzate al miglioramento della coordinazione e del controllo del corpo e dei suoi movimenti. Ma ancor di più hanno fatto esperienza del fatto che la paura di cadere può diventare voglia di volare!
Dire dicembre è dire Natale! E dire Natale è dire convivialità, è dire quello stare insieme nel quale si percepisce l’attesa per uno dei periodi più belli e significativi dell’anno. Così venerdì 16 dicembre la Scuola ha organizzato per gli studenti della Secondaria un momento di festa e di auguri insieme agli insegnanti. Dopo un’allegra pizzata, la serata ha visto sfide per classi parallele e per sezioni in giochi all’ultima risata. E poi significativa e sentita la partecipazione delle famiglie alla preghiera conclusiva e al brindisi benaugurante tutti insieme.
Ma la festa non è finita lì! Perché l’ultimo giorno di scuola ci ha trovati nuovamente a celebrare, in comunione tra noi, in un clima di gioia e di attesa, quel bambino che ci racconta la grandezza di Dio e ci ricorda che la tenerezza ci salva anche oggi: Santa Messa in basilica, giochi in oratorio, e panettone per donarci un sorriso e aprirci sempre più allo “spirito del Natale”.