AVVENTO 2023
PER UN MONDO PIENO DI VITA!
Carissimi,
non sappiamo ancora che tempo di Avvento sarà, quello che inizia questa domenica 12 novembre. Anche i ragazzi e le ragazze che guardano al mondo di oggi, di fronte a quello che accade, possono correre il rischio di perdere di vista la gioia e la speranza che viene a portarci il Natale. Questo mondo ha bisogno di quel PIENO DI VITA che il Signore Gesù viene a portare con il dono della sua presenza.
La fede è affidarsi a questo, soprattutto avendone coscienza. I discepoli mancano di fede proprio quando dimenticano che il Signore è con loro, e quando dimenticano che a Lui tutto è possibile. Quando staccano la loro vita, e quello che succede nella loro vita, da questa coscienza, si sentono perduti, tutto va in rovina, sprofondano come Pietro nel mare in burrasca (cfr. Mt 14,30). Ma per recuperare la fede che salva la vita basta un semplice grido che esprime la coscienza che senza la presenza onnipotente di Gesù siamo perduti: “Signore, salvami!”, grida Pietro. Afferma in due parole che Gesù è Signore, l’onnipotente, e riconosce e mendica la sua presenza, la vuole così vicina da afferrarlo.
E Gesù risponde subito, si manifesta subito come l’Onnipotente vicino, come l’Onnipotente così presente da prenderci la mano e tirarci fuori dall’acqua che ci sta affogando: “E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: ‘Uomo di poca fede, perché hai dubitato?’”. (Mt 14,31)
Gesù fa questo dolce rimprovero a Pietro proprio mentre lo sta tirando fuori dall’acqua. Poteva aspettare due minuti e dirglielo con calma dopo, sulla barca o rientrati a casa. No, glielo dice subito, come un commento di quello che sta succedendo, come una didascalia, un sottotitolo della scena che sta avvenendo. Ci fa capire che la fede non è un atteggiamento interiore astratto, una “pietà”, un atto disincarnato, ma un modo di vivere, una posizione del cuore, un giudizio della coscienza e del cuore, dentro la vita in atto.
Questa fede, la Chiesa ci aiuta ad affermarla e a educarla continuamente. Quante volte, per esempio, ci fa ripetere l’invocazione: “O Dio, vieni a salvarmi! Signore, vieni presto in mio aiuto!”. È il grido di Pietro mentre rischia di affogare. È il grido che chiede che Cristo onnipotente manifesti la sua presenza nella nostra vita. Abbiamo bisogno di avventure vere, che ci facciano crescere realmente, ci facciano volare alto; avventure che ci facciano continuamente rinascere dall’Alto, perché altrimenti anche noi rischiamo di omologarci alla mentalità di questo tempo e ci abituiamo al fatto che le cose, anche le più brutte, in fondo, vadano bene così. Invece il Signore Gesù continua a visitare questo nostro mondo per dirci quanto sia bello vivere in pienezza la nostra umanità, che sconfigge il male e ci fa essere testimoni di bene per il mondo intero.
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Il Direttore dell’Istituto don Andrea Gariboldi |