gio 4 mar, 16:24
Comunicazione n. 109
OGGETTO: AVVIO DAD – ZONA ARANCIONE RAFFORZATO
Gentili famiglie,
a seguito dell’ordinanza regionale n.714/2021 che entrerà in vigore da venerdì 5 marzo, vi comunichiamo che l’attività scolastica per le classi della scuola Santa Caterina passerà in DAD fino a nuove comunicazioni.
Nel ricevere questa comunicazione molti di noi hanno pensato: “Ecco, ci risiamo! Ancora una volta ci tocca stare a casa… E di nuovo con una decisione che pretende di entrare in vigore dall’oggi al domani!” E’ passato quasi un anno dalla prima chiusura delle scuole e la sensazione è di non aver fatto molti passi avanti.
Accanto alla prima, umanissima, reazione di sconforto, sorgono però anche delle domande:
“Ci può essere qualcosa di buono anche in questa situazione? Si tratta solo di un male necessario o è vero che la situazione è occasione?”
Sicuramente la Didattica a Distanza è qualcosa di molto diverso dalla scuola “in mura e ossa” e possiede dei limiti che possono sperare di essere colmati solo dal ritorno in presenza.
Tuttavia, per quello che ho potuto sperimentare in queste settimane, posso dire che dentro a questa situazione c’è la possibilità di un guadagno:
Innanzitutto la fatica della videolezione mi costringe a chiedermi: “Perché lo sto facendo? Cosa mi spinge a fare del mio meglio per lavorare bene anche in una modalità che rende innaturale la lezione?”
La fatica mi mette di fronte alla domanda sul motivo per cui mi sveglio al mattino e vado a scuola a “parlare col pc”. Se questo non comportasse uno sforzo, non mi dovrei nemmeno dare ragione di quel che faccio, ma come tante altre volte, lo farei in automatico!
In secondo luogo, ci guadagno l’esempio dei ragazzi nel mettersi in gioco. Sono uno spettacolo: si vede che hanno voglia di collegarsi e fare lezione (certo, ci sono sempre delle eccezioni…). Dal modo in cui ci tengono a intervenire e partecipare capisco di nuovo quanto è vero che l’educazione è questione di relazione. Paradossalmente appare ancora più evidente adesso che sembra non essere possibile una vera relazione: se manchi tu, non può esserci scuola! E questo vale sia che tu sia un alunno o un insegnante. Il vedere l’impegno dei ragazzi, aiuta anche me a impegnarmi!
Infine scopro che per alcuni alunni con Bisogni Educativi Speciali la DAD e’ un’occasione per fiorire. Questi ragazzi stanno continuando a frequentare le lezioni in presenza, come consentito dal DPCM. Si tratta -di solito- di quelli che con la classe al completo fanno più fatica a emergere in quanto sono oscurati da chi è più reattivo, propositivo o intraprendente. Sarà forse il fatto di sentirsi privilegiati perché’ unici sopravvissuti tra le mura scolastiche, comunque sia questo tempo li porta a vivere la scuola da protagonisti!
La percezione è che si sentano più liberi e in questo modo hanno la possibilità di essere ancora di più se stessi.
Certi che “La vera scoperta nella vita non è vedere cose nuove, ma vedere nuove tutte le cose” confidiamo comunque nel ritorno a scuola in presenza, per lasciarci stupire anche in quel caso da Chi fa nuove tutte le cose.
Martina Asolan, Docente di Lettere della scuola Secondaria