La buona abitudine quotidiana è quella di recarsi a scuola, dopo aver fatto una ricca colazione, così da ottimizzare le energie necessarie per affrontare le varie attività didattiche. Ma si può fare un’eccezione, specialmente se a scuola, proprio a scuola, è in programma una colazione, ma non quella che ci prepara la mamma, ma una vera full (English) breakfast. Il maestro Andrea, in accordo con Silvia e Barbara, le insegnanti delle classi quinte, rispettivamente sezione A e B, ha infatti organizzato una colazione all’inglese proprio per martedì 2 maggio 2017. La data è stata scelta anche ad hoc, così da riprendere in tutta tranquillità la scuola, dopo il ponte del 1 maggio.
Alle 7.30 il refettorio, che normalmente si “sveglia” dopo le nove, era già movimentato: luci accese, cucina aperte e cuoche (Giovanna e Katia) ai fornelli e alle prese con i pentoloni. Intanto arrivavano la maestre Elisa, Silvia, Barbara, Chiara, Simona e Veronica, oltre che alla coordinatrice Laura, per dare una mano nell’apparecchiare le tavolate o nel preparare il pane da tostare.
Per chi non ha mai gustato una colazione inglese, poteva sembrare strano vedere preparare uova strapazzate, bacon, pane tostato, invece che croissant o fette biscottate con una bella spalmata di marmellata e di nutella. Invece non era surreale, era reale: si stava preparando una colazione come quella degli inglesi. Ottima idea per tastare con mano le tradizioni di altri stati, anzi per aprirsi a culture diverse dalla nostra, perché non esiste solo la colazione italiana, ma esiste quella inglese e tante altre ancora e … avere l’occasione di provarla a scuola, non è così scontata e tra gli altri benefici, allena il palato ad accettare sapori e aromi diversi dagli abituali italiani.
Quindi i nostri alunni di quinta hanno potuto fare colazione come dei veri inglesi nel refettorio della loro scuola, serviti e riveriti dagli insegnanti e dalle cuoche.
Le tavolate, gradualmente, sono diventate vocianti, ma era un vocio flebile, delicato, perché i bambini erano completamente presi a mangiare, anzi ad assaporare nuovi sapori e, in modo ordinato si alzavano per andare al bancone e chiedere un eventuale bis… o tris. C’era anche il carrello con tè (e latte) e succo d’arancia e, anche lì, l’affluenza non era male.
Diciamocela tutta: è stato un vero successo, complice l’organizzazione, complice la collaborazione tra insegnanti e personale della cucina e, infine, complice il buon umore degli “invitati”; il maestro, come le colleghe, girava tra le tavolate raccogliendo le impressioni, oltremodo positive degli alunni e intanto si consumava l’ottima colazione inglese.
Bene, anzi molto bene. Le nostre quinte, ormai al termine della loro avventura nella scuola primaria, hanno partecipato con spontaneo entusiasmo anche ad una delle ultime iniziative, interamente confezionata a loro misura… e se la sono proprio meritata!