Non basta educare i figli a “giudicare in modo adeguato”. Non basta dare loro “buoni principi”. La questione che Papa Francesco affronta dal numero 263 dell’Amoris Laetitia riguarda la dimensione etica dell’azione educativa. A quale condizione possiamo favorire lo svilupparsi di uno stile di vita bello e buono? Solo se un figlio sente di essere prezioso per i suoi genitori potrà accogliere l’azione educativa anche a fronte di una eventuale correzione per una cattiva azione. Ogni figlio deve poter credere che i propri genitori sono degni di fiducia. Ogni figlio deve sentire su di sè uno sguardo di apprezzamento, malgrado difetti e imperfezioni.
È necessario maturare delle abitudini, scrive il Papa. Non vuoti e stolidi gesti ripetuti senza un perchè, ma consuetudini che consentano di interiorizzare i grandi valori. A questo punto Francesco ricorda che si può anche essere socievoli, ma se non ci si abitua a dire “per favore”, “permesso” e “grazie” la pure buona disposizione rischierà di essere insignificante nello stile di vita dei ragazzi. Perchè questo si realizzi sarà necessario reimparare il linguaggio delle virtù che il Papa definisce come una “convinzioni che si sono trasformate in principi interni e stabili dell’agire”. Interessante e provocatoria definizione per quanti siamo impegnati nell’arduo “mestiere” dell’educare.
Don Roberto Davanzo
Gestore dell’Istituto S. Caterina da Siena
Amoris Laetitia – 263
"Amoris Laetitia - 263" Anche se i genitori hanno bisogno della scuola per assicurare un’istruzione di base ai propri figli, non possono mai delegare completamente la loro formazione morale. Lo sviluppo affettivo ed etico di una persona richiede un’esperienza fondamentale: credere che i propri genitori sono degni di fiducia. Questo costituisce una responsabilità educativa: con l’affetto e la testimonianza generare fiducia nei figli, ispirare in essi un amorevole rispetto. Quando un figlio non sente più di essere prezioso per i suoi genitori nonostante sia imperfetto, o non percepisce che loro nutrono una preoccupazione sincera per lui, questo crea ferite profonde che causano molte difficoltà nella sua maturazione. Questa assenza, questo abbandono affettivo, provoca un dolore più profondo di una eventuale correzione che potrebbe ricevere per una cattiva azione.